Argomento di questi giorni è il cosiddetto “SismaBonus”, nonchè l’interessante “EcoBonus”.
Facciamo dunque chiarezza su tali “strumenti”, individuando cosa sono, a chi sono rivolti ed in quali casi essi possono essere utilizzati dai contribuenti.
SismaBonus: Come indicato nella sezione on-line dedicata dell’Agenzia delle Entrate, l’adozione di misure antisismiche sugli edifici permetterà ai privati (persone fisiche, società di persone, imprenditori individuali, professionisti) e società (società di capitali ed enti) di “detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi. La detrazione può essere richiesta per le somme spese nel corso dell’anno e può essere ceduta se relativa a interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali“.
Si potrà dunque detrarre dall’IRPEF o dall’IRES parte delle spese effettuate dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, per interventi di massa in sicurezza statica delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva situati nelle zone ad alta pericolosità sismica.
Su un ammontare complessivo di spesa non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno potrà detrarsi una percentuale variabile dal 50% all’85% (a seconda dell’anno in cui la spesa viene effettuata), ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
Rivolto anche ai privati è l’EcoBonus, che consentirà di detrarre dall’IRPEF o dall’IRES parte delle spese per:
- interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti (abitazioni monofamiliari e immobili a destinazione produttiva o commerciale), con spese sostenute sino al 31 dicembre 2018;
- interventi eseguiti su parti comuni dei condomini, con spese sostenute sino al 31 dicembre 2021.
Si potrà fruire di una percentuale di detrazione compresa tra un minimo del 50% ed un massimo del 75%, entro un ammontare massimo che varia a seconda del tipo di intervento e se esso riguarda una singola unità immobiliare o un edificio condominiale.
Potranno detrarsi sia i costi dei lavori edili riferibili all’intervento energetico effettuato, sia le spese relative alle prestazioni professionali.
La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo.